La mia storia è lunghissima perché ho vissuto molte vite, ma penso che siano state tutte molti divertenti.
Ho lavorato per molti anni come Architetta a Parigi, per poi mollare tutto, lanciare un'accademia per imparare a camminare sui tacchi vivendo 2 anni su un furgone, per poi andare a Milano per un cambio mestiere nel 2016 che segue la mia passione per i social, business e comunicazione da quando ho iniziato un blog nel 2006 e che mi ha portata a scoprire e lanciare numerose webstar ed imprenditrici nel panorama business italiano. Sono diventata una Strategist per imprenditrici.

Ho ideato e prodotto l’evento 9 Muse, scritto 3 bestseller con DeAgostini libri ed il mio podcast Spotify Originale è stato nel 1% dei più ascoltati al mondo nel 2022.

Dopo aver creato da zero la mia piattaforma di corsi on line nel 2017 ed averla portata a 2 milioni di euro di fatturato nel 2020 con un team che è arrivato a 13 persone fisse più altre 8 freelance nei picchi di attività, mi sono chiesta cosa volessi veramente dalla mia vita.

La mia foto in ufficio coi capelli piastrati la dice tutta sulla vita da sciura milanese che conducevo. Figa, ma dopo un po’ non la sentivo più mia.
Dopo aver capito che volevo più tempo per me, ho iniziato un piano di downshifting durato 3 anni, ossia una riduzione completa del team per tornare a lavorare da sola, avere molto più tempo libero pur continuando a fatturare e poter viaggiare per il mondo facendo kitesurf. 

Questa sono io adesso, quasi tutti i giorni:

La mia scelta è personale e non promuovo questo stile di vita perché ogni persona è diversa ed ha desideri, gusti e carte diverse, ma so con certezza, per esserci passata, che spesso facciamo scelte perché ci sembra che così debba essere e che così “siamo giuste” agli occhi di chi vive intorno a noi, evitando di chiederci veramente cosa vogliamo dalla vita perché cambiare FA PAURA. Cambiare significa andare in rottura con quelle che siamo state fino a quel momento, e i quel modo cambia anche il nostro percepito quindi il giudizio degli altri è spesso impietoso (almeno crediamo che sia cosi, poi in realtà la gente può anche commentare, ma loro sono loro che fanno gossip, e tu sei TU, che fai cose per te). 

Quando inizi a lavorare bene guadagnando una cifra che ti permette di essere serena, te lo giuro, inizi a chiederti: Ora che “ce l’ho fatta”, è questa la vita che voglio?

Ma te lo dico subito: non serve arrivare ad essere serene economicamente per chiederci cosa vogliamo, anzi, se te lo chiedi prima, anche adesso mentre ti stai costruendo, potrai iniziare molto prima a disegnare la vita ed il lavoro che vuoi veramente per te. Perché nella società in cui viviamo abbiamo molta più scelta di quella che crediamo, ma pensiamo di non averla, e prima ti rendo conto che vivi una volta sola e che non puoi rimandare te stessa a domani, inizi un percorso TUO. E ora non venirmi a dire “Ah ma c’ho il mutuo il bimbo con la febbre, c’ho da pagare le rate della macchina e guadagno pochissimo” perché è vero, lo so. Finché tu ci credi, sarà così.

E non ti sto cercando di mettere in testa quelle cose che se vuoi allora fai faville perché basta essere convinte. No no no. Quegli slogan sono nocivi. Ma quello che voglio farti capire è che se non fai almeno dei piccoli cambiamenti che siano FATTIBILI PER TE, allora si che non cambierà niente. Allora si che crederai alla sfiga cosmica.
A volte, fidati, un piccolo cambiamento qua e un piccolo cambiamento/aggiustamento di là migliorano tantissimo il tuo quotidiano, perché non c’è bisogno di mollare tutto e aprire un chiringuito ai caraibi per essere felici, quelle sono tutte cazzate.
La felicità di ognuna di noi sta nel trovare serenità nel nostro quotidiano, aggiustando al massimo del nostro benessere tutti i mattoncini che fanno parte della nostra vita, con le carte e competenze che abbiamo. Puro e semplice. E credimi, anche con le carte che hai, anche se hai tante sfighe, tu puoi sempre apportare migliorie e trovare soluzioni alternative strada facendo.

Ad esempio, lo sai perché io viaggio fissa e vivo tipo in vacanza tutto l’anno?

Perché stare in società non avendo potuto avere figli come volevo, mi stava uccidendo. Tutt’oggi ad ogni ritardo delle mestruazioni, io un po’ ci spero. Avevo provato a lavorare fissa come una matta e l’iperattività milanese mi tappava quel buco, ma poi lavorare fissa come una matta mi ha fatto andare in burnout. Allora mi sono detta: che posso fare di diverso? Mi rimetto al centro. Posso viaggiare perché non c’ho il rientro dei bimbi a scuola! Questo non significa che io non lavori, perché lavoro molto, ma mi godo il mio lavoro ed il mio tempo libero SFRUTTANDO LE CARTE CHE HO ed eliminando le possibilità che non ho perché è inutile piangere sul latte versato.